L’amianto è un minerale naturale a struttura microcristallina e di aspetto fibroso appartenente alla classe chimica dei silicati e alle serie mineralogiche del serpentino e degli anfiboli. Si ottiene grazie ad un’attività estrattiva, il suo nome deriva dalla parola "Asbesto" che tradotto significa “Che non si spegne mai”. Conosciuto anche come "ETERNIT", è un materiale altamente cancerogeno per inalazione. Grazie alle sue proprietà tecnologiche e al basso costo è stato largamente impiegato nel settore delle costruzioni. La sua presenza in opere e strutture realizzate negli anni scorsi può costituire un pericolo per la salute, nel caso in cui è possibile la dispersione di fibre nell’aria. Le qualità di leggerezza, duttilità e resistenza hanno permesso a questi manufatti di diffondersi largamente in ogni ambito edile.

Si parla di amianto compatto quando la fibra è legata ad una matrice solida, di norma il cemento. La natura di questi manufatti è prettamente industriale e comprende di norma tubazioni, lastre piane e ondulate, pannelli, tegole canne fumarie, dagli scarichi fognari serbatoi idrici, fioriere. Dopo anni dall’installazione, tuttavia, tali manufatti subiscono un deterioramento che determinano corrosioni superficiali con affioramento delle fibre e conseguente liberazione di queste in aria. La presenza delle fibre di amianto nell'ambiente comporta, inevitabilmente, dei danni a carico della salute, anche in presenza di pochi elementi fibrosi, una volta inalate, le fibre si possono depositare all’ interno delle vie respiratorie e sulle cellule polmonari e possono rimanere nei polmoni per diversi anni, comportando l’insorgenza di gravi forme tumorali come l’asbestosi e il mesotelioma pleurico anche a distanza di 40 anni dall'esposizione.

I metodi di bonifica applicati ai materiali contenenti amianto sono:
- Rimozione: è lo smantellamento delle lastre o dei manufatti contenenti amianto. Al termine della bonifica verrà rilasciata al cliente la documentazione contenente Piano di Lavoro, Notifica preliminare consegnato all'Asl di competenza, e il formulario del rifiuto pericoloso accettato e timbrato dal centro di destino; scegliendo questo metodo non sarà più necessario un programma di manutenzione e controllo come la Legislazione prevede.
- Incapsulamento: è il trattamento dell'amianto con prodotti penetranti o ricoprenti che tendono ad inglobare le fibre di amianto impedendo la loro liberazione dalla matrice cementizia. Esistono diversi tipologie di rivestimenti incapsulanti che verranno applicati con differenti spessori, a secondo del tipo di intervento e condizioni del manufatto e dovranno avere colori differenti e contrastanti. In questo caso, è sempre necessario un programma di manutenzione e controllo.

- Confinamento: è l'installazione di una barriera fisica (sovracopertura mediante il posizionamento di una nuova copertura al di sopra di quella esistente che rimane in sede) per evitare la dispersione di fibre e il degrado della copertura in cemento amianto. Preliminarmente, la superficie del manufatto in amianto dovrà essere trattata con una sostanza incapsulante. E anche in questo caso, sarà necessario un programma di manutenzione e controllo.

In ogni caso, il cantiere verrà messo in sicurezza con le opere provvisionali richieste dalla legge in quella particolare situazione (parapetti perimetrali in acciaio inox, ponteggi, castelletti di salita e di carico, reti anticaduta, linee vita ecc...). Sarà predisposta un'area di stoccaggio dei materiali, l'unità di decontaminazione del personale e dei materiali ove richieste. I lavoratori opereranno, in piena sicurezza, dotati di tutti i dispositivi di protezione individuali (DPI) richiesti dalla legge. Fiap è autorizzata al trasporto dell'amianto con i propri mezzi presso centri autorizzati secondo le normative vigenti.